“Questo Molino è la nostra vita!
Siamo mugnai di una struttura che conta sette secoli di attività”
“Questo Molino è la nostra vita!
Siamo mugnai di una struttura che conta sette secoli di attività”
Con l’avvento dell’energia elettrica, quasi tutti i mulini, ritenuti non più remunerativi, vennero abbandonati. Si salvarono solo quegli opifici che hanno avuto la fortuna di far innamorare di sè il proprio mugnaio.
Uno di questi è proprio il nostro Molino.
Stiamo parlando del Molino di Ponte Maglio di Santa Vittoria in Matenano, che ha incassata sopra la facciata la lapide recante la data 1392.
Deve la sua fortuna, la sua origine e il suo tiponimo proprio all’acqua che, fin dal Medioevo, ha fatto girare le ruote dei suoi impianti idraulici e la cui sua attività ebbe pieno sviluppo nel XIX secolo con la lavorazione del rame effettuata dal maglio, la cui attività determinò l’artigianato dei piccolo paesi limitrofi, come Force.
Questa struttura produttiva dal 1392 ad oggi non ha mai smesso di lavorare, macinando ogni giorno e per tutti i giorni dell’anno grano e granoturco con cui preparare ottime polente, dolci e pane specialissimi.
Un loro antenato nel 1852 lo acquistò dal Comune. La famiglia lo conduce da cinque generazioni.
Il Molino ora è inglobato in un complesso formatosi per addizionare vari corpi di fabbrica di epoche diverse. Tuttavia il lato est dove è posto l’ingresso è rimasto abbastanza integro. Per restare una famiglia di mugnai abbiamo dovuto perfezionare la molinatura, ingrandendo la produzione. Così è stato creato un nuovo grande molino con accanto due enormi silos contenenti il grano dei produttori di zona e quello di qualità.
Non c’è paragone con il passato ma nel cuore della famiglia Rastelli al primo posto c’è sempre il vecchio molino.